Ricaricare le proprie munizioni è fonte di grande soddisfazione (oltre che di risparmi) tuttavia, specie se alle prime armi, anche di qualche rischio.
Alcune problematiche comuni che possono capitare sono:
- Combustione insufficiente o mancante -> Palla in canna.
- Doppia polvere -> Rischio esplosione canna.
Proviamo ad analizzare entrambe le problematiche, le cause e le possibili soluzioni o azioni preventive:
Combustione insufficiente o mancante
Può capitare per:
- Mancanza di polvere (errore di ricarica, forse la casistica più frequente).
- Quantitativo di polvere insufficiente (errore di ricarica).
- Polvere non bruciata correttamente (polvere troppo lenta, errato fattore di riempimento o polvere rovinata/umida).
- Accensione parziale dell’innesco (innesco difettoso).
In questi casi l’effetto finale sarà molto probabilmente una palla ferma a metà della canna.
Ci si può accorgere di questa situazione dalla mancanza dell’esplosione o dal tipico “sboof” dovuto alla sola esplosione dell’innesco oltre al mancato rinculo. Nelle armi corte semiautomatiche in queste circostanze non c’è normalmente abbastanza forza per far arretrare il carrello e quindi riarmare l’arma con il risultato che il bossolo non viene espulso e non sarà quindi possibile sparare un secondo colpo di fila (a meno di non riarmare manualmente)
La cosa è differente e ben più pericolosa nel caso di un revolver,specie se in doppia azione, con il quale si potrebbe facilmente sparare un secondo colpo consecutivo che potrebbe avere effetti devastanti, trovando la canna già intasata dal primo colpo difettoso. (Su revolver con canna da 2,5″ è comunque possibile che la palla venga espulsa anche con una carica insufficiente per una canna più lunga)
Nel caso in cui ci si accorga (o si abbia il sospetto) di trovarsi in questa situazione è dunque indispensabile fermarsi, verificare e rimuovere la palla dalla canna prima di sparare altri colpi, onde evitare di creare danni alla propria arma e a se stessi.
Cosa fare
Munirsi (portando sempre con se) di:
- Asta di alluminio o metallo tenero di lunghezza superiore alla canna della propria arma.
- Martello di gomma.
e procedere nel seguente modo:
- Mantenere sempre l’arma rivolta verso i bersagli (evitando di guardare dentro la canna prima di averla messa in sicurezza!).
- Rimuovere il caricatore.
- Scarrellare un paio di volte e rimuovere ogni bossolo/colpo eventualmente rimasti in camera di scoppio.
- Nel caso si usi un revolver estrarre il tamburo e svuotarlo.
- Verificare visivamente che non vi siano colpi in camera di scoppio.
- Inserire dalla parte della volata un’asta di alluminio o di ottone verificando l’ostruzione (a questo punto anche visivamente se necessario).
- Tenendo ferma l’arma per la canna (con carrello o tamburo aperti) utilizzare un martello per percuotere l’asta, fino a rimuovere la palla incastrata nella canna (meglio non dare colpi troppo forti, ma tanti piccoli colpi ripetutamente, in modo da non rischiare di espandere ulteriormente il piombo)
- In caso di difficoltà, dove possibile, rimuovere la canna per agire in modo più energico (facendo sempre attenzione a non rovinare le rigature e appoggiandosi su materiali teneri come il legno)
- Prima di riprendere l’attività di tiro, verificare visivamente la canna e assicurarsi che non sia stata rovinata o deformata dall’accaduto.
Nota: potete fare un segno con un pennarello indelebile sull’asta d’alluminio, in modo che riporti la lunghezza della vostra canna, in questo modo per verificare velocemente se vi siano ostruzioni sarà sufficiente inserirla e osservare la posizione della tacca rispetto alla volata, misurando così l’esatta posizione dell’ostruzione, senza necessità di una verifica visiva.
Questo tipo di problematica capita ovviamente sempre sul campo di tiro o in poligono, occorre quindi portare con se l’attrezzatura necessaria, onde evitare di dover rinunciare ad una sessione di tiro per qualche cartuccia venuta male o ancora in fase di sperimentazione.
Se la palla non dovesse uscire in questo modo, ci si potrebbe trovare in una situazione in cui la palla non è incastrata per via di una pressione insufficiente, ma per altri motivi. In tal caso è ovviamente consigliabile fermarsi e portare l’arma da un’armaiolo esperto che sia in grado di valutare il da farsi per rimuovere la palla senza rovinare nulla, per quanto possibile.
Non è detto che sparando più colpi consecutivi su una palla rimasta in canna, avvenga l’esplosione della canna. Se l’arma è sufficientemente robusta i colpi potrebbero anche incastrarsi uno dietro l’altro, deformando la canna e rendendo comunque impossibile rimuoverli, costringendovi quindi a buttare l’arma.
ATTENZIONE! Se la palla si è incastrata per un colpo difettoso da voi ricaricato, fate molta attenzione ai colpi che andrete a sparare successivamente. E’ molto probabile che possano essere soggetti a problematiche analoghe.
Se per esempio la palla va ad incastrarsi perché un colpo è privo di polvere, è possibile che il successivo abbia invece il doppio della polvere o che abbia lo stesso identico problema, magari dovuto ad un dosatore non funzionante in modo corretto.
Doppia polvere
La seconda, e più grave, problematica a cui fare attenzione in fase di ricarica è quella relativa all’eccessivo riempimento del bossolo. A volte capita di essere distratti e riempire due volte lo stesso bossolo. Un quantitativo doppio di polvere potrebbe causare pressioni molto elevate nella canna e provocarne l’esplosione.
Per evitare questo problema (come anche la mancanza di polvere) occorre ovviamente un’accurata verifica del quantitativo di polvere presente nelle cartucce al momento della ricarica. Nel caso di ricarica con presse monostazione dobbiamo agire in modo ordinato e sequenziale, avvalendoci di tavolette portabossoli e verifiche visive per ogni bossolo.
Nel caso di presse progressive occorre analogamente procedere ad una ispezione visiva di ogni cartuccia, tuttavia la verifica visiva (specie in scarse condizioni di luce) potrebbe non essere agevole. Per ovviare al problema possiamo quindi effettuare qualche piccolo upgrade alla nostra pressa.
Ecco alcuni esempi interessanti (cliccate sulle immagini per la fonte originale):
Aggiunta di una luce di ispezione polvere:
Aggiunta di una microtelecamera più visore per ispezione polvere:
Oppure per chi ha una pressa progressiva con una stazione libera, esistono anche dei dies specifici per la verifica del giusto quantitativo di polvere. Un pistoncino viene calato nel bossolo pieno di polvere per misurarne il livello ed eventualmente per dare un segnale visivo o acustico dell’errore commesso.